Lavori con detrazione fiscale

In questo paragrafo parleremo della detrazione per interventi di SISTEMAZIONE A VERDE delle aree private scoperte di unità immobiliari, pertinenze e parti comuni condominiali esistenti, MAI su aree di edifici di nuova costruzione.
Viene chiamato “BONUS VERDE” e si riferisce ad unità immobiliari e pertinenze esistenti, recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi, nonché realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
NON RIENTRANO nelle spese detraibili quelle riferite alla conservazione e manutenzione ordinaria del verde (es: potatura siepi, acquisto piante in vaso).
possono essere inserite tra le spese detraibili solamente se strettamente collegate al rinnovamento dell’intero giardino (intervento ex novo). non fanno parte della detrazione anche i lavori eseguiti in economia compreso l’acquisto di piante in vaso per lavori non eseguiti da giardinieri o ditta specializzata.

Chi ha diritto alla detrazione?

Hanno diritto alla detrazione i contribuenti che detengono o possiedono l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi e che hanno effettivamente sostenuto le spese.
La detrazione spetta anche alle persone conviventi purché si provi il loro effettivo sostenimento delle spese per la sistemazione delle aree verdi.


Nello specifico:

  • Proprietari dell'immobile
  • Titolari di nuda proprietà
  • Usufruttari
  • Persone che hanno l'immobile in comodato d'uso
  • Inquilini in affitto
  • Case popolari
  • Condomini, enti pubblici o privati che corrispondono l’IRES

La misura della detrazione

La detrazione spetta nella misura del 36% dell’importo sostenuto, verrà poi ripartita in 10 quote annuali di pari importo e deve essere calcolata su un importo non superiore a 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo (non è previsto alcun beneficio per gli immobili destinati ad uffici e negozi).
Il massimale è comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

Pagamento

Si ricorda inoltre che, per usufruire della detrazione, le modalità di pagamento devono essere tracciabili, non è necessario fare un bonifico dedicato (come per le normali spese per il recupero edilizio) è sufficiente un bonifico bancario ordinario (ovvero senza specifiche indicazioni riguardo la casuale e codici fiscali dell’ordinante e del beneficiario).

Trasferimento detrazione

In caso di vendita dell’unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi, la detrazione non utilizzata in tutto, o in parte, è trasferita per i rimanenti periodi di imposta (salvo diverso accordo delle parti) all’acquirente persona fisica dell’immobiliare.
In caso di decesso dell’avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale (detrazione) si trasmette, per intero, all’erede che conserva la detenzione materiale e diretta del bene.

Come ottenere il bonus verde 2023?

Per ottenere il bonus verde è necessario che l'intervento sia certificato con il rilascio, da parte della ditta esecutrice, di una ricevuta fiscale valida ai fini di eventuali accertamenti o di una fattura.
Inoltre, è d'obbligo produrre un'autocertificazione dove indicare la somma totale delle spese portate in detrazione, garantendo che si tratti di lavori documentati e reali che rispettano le normative di legge.
Le spese vanno indicate nel quadro "E" del modello 730 dell'anno in cui sono state sostenute, con il codice "12".
La dichiarazione dei redditi interessata sarà sottoposta ai controlli dell'Agenzia delle Entrate che verificherà la documentazione disponibile a supporto dei lavori eseguiti.
A differenza di altre agevolazioni come il bonus acqua, l'ecobonus o il Superbonus 110%, per il bonus verde non è possibile convertire la detrazione Irpef in sconto in fattura o cessione del credito.

In conclusione

Sono escluse dalla detrazione le spese relative alle seguenti attività:

  • Manutenzione ordinaria dei giardini già esistenti che non prevedono alcunlavoro modificativo o innovativo
  • Interventi in economia fatti dal proprietario o semplice acquisto di vasi da balcone



Documentazione da controllare e conservare

  1. Fatture o ricevute fiscali idonee a comprovare il sostenimento della spesa e la riconducibilità della stessa agli interventi agevolabili.
  2. Documentazione attestante il pagamento tracciabile: assegni bancari, postali o circolari non trasferibili, bonifici bancari o postali, carte di credito o debito.
  3. Autocertificazione attestante che l'ammontare delle spese sulle quali è calcolata la detrazione da parte di tutti gli aventi diritto non ecceda il limite massimo ammissibile.
  4. Dichiarazione dell'Ammistratore condominale che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla legge e che certifichi l'entità della somma corrisposta dal condominio e la misura della detrazione. In assenza di amministratore, documentazione inerente la spesa sostenuta.
  5. In mancanca del codice fiscale del condominio minimo (documentazione ordinariamente richiesta per comprovare il diritto all' agevolazione), autocertificazione che attesti la natura dei lavori effettuati e indichi i dati catastali delle unità immobiliari facenti parte del condominio.